Novità Decreto Ristori
Rimborso del 50% ai proprietari che fanno lo sconto sull’affitto
Lo Stato restituirà il 50 per cento dello sconto che i proprietari di immobili concederanno ai propri inquilini in difficoltà con il pagamento dei canoni di locazione. È una delle novità della legge di conversione dei decreti Ristori, approvata dalle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato. I proprietari che hanno concesso in locazione gli immobili a uso abitativo non in regime di cedolare secca potranno ottenere la restituzione dall’Agenzia delle Entrate del 50 per cento dello sconto applicato ai propri inquilini sui canoni. Lo sconto potrà raggiungere fino a 1.200 euro l’anno per singolo locatore.
I quattro testi dei decreti Ristori sono stati licenziati dalle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Ora potranno approdare in aula gli oltre sessanta emendamenti approvati dalle Commissioni. Saranno però ancora possibili alcuni stralci laddove dovesse essere verificata la mancanza delle necessarie coperture della Ragioneria generale dello Stato. Il testo del decreto da approvare definitivamente dovrebbe essere unico e coordinare tutte le disposizioni presenti nei quattro decreti Ristori, oltre le ultime modifiche.
La natura delle indennità e aiuti: stop alla tassazione
Una delle modifiche approvate prevede espressamente che le indennità di qualsiasi natura e i contributi erogati per fare fronte all’emergenza epidemiologica di Covid-19, anche a fronte della carenza di liquidità, da chiunque erogati, e indipendentemente dalle modalità di contabilizzazione, non concorrono in ogni caso alla determinazione del reddito imponibile.
Ciò ai fini delle imposte sui redditi, quindi ai fini IRPEF, IRES, ma anche per la determinazione del valore della produzione ai fini IRAP. Inoltre, i medesimi importi non concorrono neppure ai fini della determinazione del rapporto di pro-rata per gli interessi passivi.
Gli “sconti” delle bollette elettriche
Uno degli emendamenti approvati prevede la concessione di riduzioni del costo relativo alle bollette elettriche di imprese e professionisti. Il beneficio riguarda esclusivamente la spesa delle utenze elettriche in bassa tensione diverse dagli usi domestici.
Lo sconto riguarderà unicamente le partite IVA attive alla data del 25 ottobre 2020.
Inoltre, è necessario dichiarare di svolgere come attività prevalente una di quelle contraddistinte dai codici ATECO indicati dagli allegati di cui ai decreti Ristori.
Il sovraindebitamento
Viene anticipata l’entrata in vigore delle misure riguardanti il sovraindebitamento previste dal Codice della crisi d’impresa. Si anticipano, rispetto all’entrata del nuovo Codice fallimentare, ora stabilita al 1° settembre 2021, le procedure familiari che consentono un risparmio dei costi di accesso. Conseguentemente, viene consentita una maggiore soddisfazione percentuale dei creditori.
Viene poi prevista la possibilità di accesso a una procedura ad hoc per l’intero nucleo familiare. In tale ipotesi è possibile presentare una sola istanza, quando i due coniugi sono conviventi e quando il sovraindebitamento ha un’origine comune.
Per ciò che attiene alla crisi della piccola impresa, viene prevista espressamente l’estensione dei benefici della liquidazione anche per i soci illimitatamente responsabili delle società di persone.
Il versamento dei contributi volontari
I versamenti effettuati in ritardo dei contributi volontari INPS sono considerati validi e possono essere effettuati entro i due mesi successivi rispetto alla scadenza e comunque entro il 31 dicembre 2020.
Si prevede ancora la decontribuzione triennale dell’apprendistato.
Per i contratti di apprendistato di primo livello è riconosciuto ai datori di lavoro, al verificarsi di determinati presupposti, uno sgravio contributivo pari al 100 per cento della contribuzione.
Il beneficio riguarda i periodi nei primi tre anni di contratto.
Rimane fermo il livello di aliquota del 10 per cento per i periodi contributivi maturati negli anni successivi al terzo.
La TOSAP
Si prevede la sospensione di altri tre mesi della TOSAP.
Invece, non è stato possibile esentare dalla TARI le attività chiuse nelle zone rosse e arancioni.
Il rimborso dello Stato degli affitti
Un emendamento prevede che lo Stato restituirà il 50 per cento dello sconto che i proprietari di immobili concederanno ai propri inquilini in difficoltà con il pagamento dei canoni di locazione.
I proprietari che hanno concesso in locazione gli immobili ad uso abitativo non in regime di cedolare secca potranno ottenere la restituzione dall’Agenzia delle Entrate del 50 per cento dello sconto applicato ai propri inquilini sui canoni.
Lo sconto potrà raggiungere fino a 1.200 euro l’anno.