Indagine CNA
La crisi economica innescata dalla guerra tra Russia e Ucraina non ha ancora interessato
l’occupazione nelle imprese artigiane, micro e piccole. Ad aprile il numero degli addetti in
questa importante branca dell’economia nazionale è aumentato infatti dello 0,9 per
cento rispetto a marzo e del 3,6 per cento su base annua. A rilevarlo l’Osservatorio lavoro
CNA, curato dal Centro studi della Confederazione, che analizza a cadenza mensile le
tendenze dell’occupazione nelle piccole imprese fin dal 2014.
L’incremento tendenziale dell’occupazione ha ricevuto un forte impulso dalla domanda di
lavoro da parte delle imprese. Le assunzioni realizzate ad aprile sono cresciute a una
velocità quasi doppia in confronto alle cessazioni: +50,3 per cento e +27,6 per cento
rispettivamente.
Passando alle tipologie contrattuali, ad aprile sono stati i contratti di lavoro intermittente
a trainare il segno positivo, registrando un +151 per cento su base tendenziale contro il
+45,5 per cento dei contratti a tempo indeterminato e il +43,6 per cento dei contratti a
tempo determinato. Lo strumento contrattuale più usato rimane tuttavia il rapporto a
tempo determinato, che ad aprile ha riguardato il 56,4 per cento delle assunzioni. Un
successo attribuibile, molto probabilmente, alla sua capacità di garantire alle imprese, e
soprattutto alle più piccole, la flessibilità necessaria a una gestione efficiente del fattore
lavoro, tanto più nella fase d’incertezza globale.