Il Superbonus è già stato fortemente ridimensionato e non ha alimentato irregolarità
I bonus per la riqualificazione degli immobili, e in particolare il Superbonus, sono stati
fortemente ridimensionati già con l’ultima legge di Bilancio sia nella dimensione del
beneficio e sia nella platea dei potenziali beneficiari, oltre alla cancellazione dell’opzione
della cessione del credito. Interventi che hanno prodotto una vistosa frenata del
comparto costruzioni che è stato il protagonista della accelerazione dell’economia nel
biennio 2021-2022.
È quanto rileva CNA commentando le parole del Ministro dell’Economia Giancarlo
Giorgetti in vista della prossima manovra. La Confederazione sottolinea che le continue
modifiche normative dei bonus hanno prodotto confusione tra le imprese e i cittadini,
mentre certezza e stabilità del quadro normativo sono il principale requisito per
l’efficacia della misura. Al riguardo CNA ha più volte proposto il riordino del sistema degli
incentivi del comparto casa per renderlo sostenibile per le finanze pubbliche e il mercato.
Le continue modifiche, in concreto, hanno generato il grave problema dei crediti
incagliati nei cassetti fiscali delle imprese che ancora non ha trovato soluzione,
nonostante l’impegno del Governo che a inizio anno aveva aperto un tavolo tecnico.
Infine lo stop improvviso al 110% nel novembre dell’anno scorso rischia di scardinare
molti contratti per i quali i cantieri non sono stati ancora avviati, a causa delle difficoltà di
reperimento dei materiali e per le proibitive condizioni meteo degli ultimi mesi. Per
questo è necessaria una proroga per i condomini che hanno presentato la Cilas entro il 25
novembre 2022.