CNA FITA su burocrazia e norme
CNA Fita: “Cattiva burocrazia e norme contraddittorie:
si possono seguire i corsi per avviare un’attività nell’autotrasporto
di merci e passeggeri ma gli esami sono sospesi”
L’ampia letteratura sulla cattiva burocrazia si arricchisce di un nuovo capitolo. Si possono
frequentare i corsi per l’accesso alla professione di trasportatore su strada di merci e
viaggiatori ma non è possibile svolgere gli esami per soddisfare uno dei requisiti
fondamentali per avviare un’attività del settore e/o per iscriversi a ruolo presso le
province.
Una situazione paradossale per la quale CNA Fita sollecita un intervento urgente. La
sospensione degli esami è il risultato di una interpretazione errata da parte delle province
relativamente alle misure di contenimento del virus. L’art. 24 del decreto del presidente
del consiglio del 2 marzo scorso dispone tra l’altro la sospensione delle prove di
abilitazione all’esercizio delle professioni ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei
candidati sia effettuata su basi curriculari o in modalità telematica.
L’art. 25 dello stesso provvedimento consente invece di effettuare i corsi propedeutici
all’accesso agli esami. Sempre l’art. 25 consente alle motorizzazioni civili di effettuare gli
esami per il conseguimento e la revisione delle patenti di guida, delle abilitazioni
professionali e di ogni ulteriore titolo richiesto per l’esercizio dell’attività di trasporto.
E’ evidente la contraddizione contenuta nel provvedimento ed è altrettanto evidente che
le restrizioni interpretative, determinate dall’autonomia in materia di esami di accesso
alla professione conservata dalle province, contrastano palesemente con altri esami in
materia che continuano a svolgersi normalmente in presenza presso le motorizzazioni
civili.
Il combinato disposto è il grave pregiudizio nei confronti di alcune migliaia di persone che
anche in tempi di Covid vogliono avviare nuove imprese.