CNA e Confartigianato insieme contro le infiltrazioni criminali nell’economia

«L’EMERGENZA E’ PESANTE: SI DIA IL VIA LIBERA ALLA NOSTRA PROPOSTA DI RETE DI ASCOLTO E SOSTEGNO ALLE IMPRESE»

I Presidenti metropolitani Burigatto e Mazzocca: «Istituzioni e Associazioni devono operare insieme, gli imprenditori non vanno lasciati soli»

«Sulla questione delle infiltrazioni mafiose nell’economia non abbasseremo la guardia. I nostri riflettori resteranno accesi, ma ci aspettiamo anche l’ascolto e l’attenzione delle Istituzioni».

Giancarlo Burigatto e Salvatore Mazzocca, presidenti metropolitani di CNA e Confartigianato di Venezia, tornano a pronunciarsi congiuntamente sulle misure da assumere contro gli “appetiti” delle organizzazioni criminali verso le attività imprenditoriali del territorio. Appetiti che periodicamente tornano con prepotenza alla ribalta della cronaca, come testimoniano le inchieste di questi mesi della Procura Antimafia di Venezia ed anche la recente trasferta della Commissione parlamentare.

«Ancora a marzo di quest’anno abbiamo lanciato alla Prefettura una proposta precisa» spiegano. «Dare vita insieme – Istituzioni e Associazioni degli imprenditori – a una rete di ascolto, informazione e supporto per le aziende, con l’obiettivo di non lasciarle sole di fronte al fenomeno: aiutare chi rischia di incappare nelle maglie della criminalità, e dare a chi c’è già finito dentro gli strumenti per liberarsene. Una rete che preveda l’utilizzo delle sedi delle Associazioni artigiane diffuse sul territorio, una formazione specifica di dirigenti e funzionari delle Associazioni stesse, materiali informativi e  consigli concreti di comportamento, un canale speciale con le Forze dell’Ordine dedicato alle segnalazioni, anche anonime.

«Non nascondiamoci infatti che ci si muove in un ambito quanto mai complicato» tengono a chiarire Burigatto e Mazzocca «e che gli imprenditori possono temere di esporsi a ritorsioni. In questo caso garantire l’ascolto pur nell’anonimato, mediante il tramite delle Associazioni, può dare voce a informazioni preziose per gli inquirenti. Inoltre, per prevenire le infiltrazioni malavitose, è opportuno essere messi a conoscenza dei segnali, delle situazioni e dei comportamenti a cui stare attenti e delle possibilità di aiuto – prima e dopo – che il sistema dei Consorzi fidi, le leggi e i fondi antiusura, le misure di protezione ecc. mettono a disposizione».

«Questa proposta» concludono i due presidenti «perfezionata nel dettaglio lo scorso giugno, a quanto ci risulta è ferma in attesa dell’ok del Ministero degli Interni. Ma intanto la piaga non si arresta, e le imprese rischiano di trovarsi senza supporti, senza punti di riferimento: costrette a fronteggiare da sole un’emergenza drammatica che rischia di drogare pesantemente la vita economica della nostra provincia. Occorre fare presto: unire le forze e cominciare in fretta a mettere in atto pratiche virtuose per combattere il malaffare ».