Associazioni artigiane: il correttivo mantiene restrizioni per le piccole imprese

Il correttivo al codice degli appalti pubblici rappresenta un’occasione preziosa per
sfruttare il potenziale del mercato degli appalti pubblici ma permangono “significative
criticità che ostacolano la piena apertura del mercato alle piccole imprese”. È quanto
hanno sottolineato CNA e Confartigianato nel corso dell’audizione in Commissione
ambiente alla Camera.
Nel merito, CNA e Confartigianato ritengono che vada rivista la modifica sulle tutele
lavoristiche, in quanto il concetto di equivalenza tra CCNL deve tener conto di ulteriori
elementi qualificanti presenti nei contratti collettivi dei singoli settori, quali la
bilateralità o il welfare da cui derivano prestazioni importanti per i lavoratori.
Suscita perplessità anche la modifica al criterio della revisione prezzi che, se da un
lato, non rappresenta una semplificazione, dall’altro, introduce un meccanismo di
calcolo complicato e di difficile gestione. Apprezzabile, invece, l’intento del legislatore
di valorizzare le piccole imprese, sia attraverso la previsione di una facoltà delle
stazioni appaltanti di riservare loro il diritto di partecipare alle gare, che di eseguire in
subappalto il 20% delle prestazioni. Tuttavia, andrà verificata caso per caso l’effettiva
traduzione dei principi in comportamenti virtuosi delle stazioni appaltanti e degli
operatori.
CNA e Confartigianato esprimono poi un giudizio negativo sull’estensione dell’obbligo
ai consorzi tra imprese artigiane di indicare nell’offerta le imprese consorziate, data
la loro natura diversa rispetto ai consorzi stabili. Mentre desta preoccupazione
l’introduzione di una disciplina transitoria, senza specificare la durata, per individuare
i restauratori idonei alla progettazione e direzione lavori su beni culturali tutelati.
Disposizione, quest’ultima, che non tiene debitamente conto dei numerosi operatori
qualificati già presenti.
Infine, CNA e Confartigianato sollecitano la revisione del sistema di attestazione SOA
nell’ottica di semplificazione, alleggerimento dei costi, valorizzazione di criteri di
verifica formale e sostanziale delle capacità realizzative e delle competenze tecniche.